Come anticipato nel post di presentazione della categoria Glossario, ecco la prima voce: il legno massello; potrete sentirlo chiamare anche “legno massiccio” o “vero legno”.
Si definisce così qualunque elemento in legno che sia stato ricavato direttamente dal taglio del tronco dell’albero: listelli, travi, tavole, e logicamente mobili o parti di essi.
In base al tipo di albero avremo quindi massello di noce, di castagno, di ciliegio, di frassino e molti altri. Ogni legno ha delle caratteristiche proprie che influiscono sulla lavorabilità, resistenza, pregio e dunque lo rendono più o meno adatto a specifici usi (es. noce legno duro, pino o abete legni teneri, più facilmente “ammaccabili”, ebano legno pregiato indicato per intagli).
Essendo il legno un materiale vivo (esatto, continua a vivere anche dopo che viene tagliato ed assemblato) subisce modificazioni nel tempo e conseguentemente a diverse condizioni: può imbarcarsi (curvarsi) a causa del calore, cambiare colore a seguito della prolungata esposizione alla luce (i legni chiari come il faggio e l’acero tendono a scurirsi).
Per una trattazione più esaustiva si rimanda ad altre fonti (es. Wikipedia)